mercoledì 20 agosto 2008

RICERCA FIDANZATO: AMORE, SENTIMENTI, AMICIZIE E SOLIDARIETA’ AUTENTICHE ALMENO… UN EROESSA ALLA DERIVA …VERSO LA MIA AMERICA

Milano 19 Agosto 08
piccolasquaw19@yahoo.it

Piccola premessa. Ho deciso di tagliar corto. Pensieri e parole chiari, trasparenti e senza equivoci. E siccome data la situazione non posso tuffarmi in un bellissimo mare vero, non mi resta che tuffarmi su internet. Sulla lunghezza ancora non so, ho diverse cose da dire per farmi capire come dico io.

Prima questione

Sono a un punto di esasperazione Vera e reale dato il tipo di persona e di donna che sono. Ma questione fondamentale non ci sto. Proprio non ci sto fosse anche l’ultima cosa che faccio prima di passare a miglior vita.

Il genere di vita che sto facendo è proprio un genere di film che non mi piace. Anzi in assoluto non è proprio il mio genere di film.
Mettiamola così: a me piacciono i film da cui emana un forte senso di bellezza. Il prodotto artistico di un filmaker di qualità. Dirò ancora di più. Gli autori che amo visceralmente e con il cuore palpitante sono quelli che trasmettono emozioni belle, delicate, positive, eleganti, e piene di significati. Sentimenti e speranze: Leconte, Carax, Truffaut, Weir, Greenway, e dico… e, Soldini.
Bene! Chi li conosce sa di quali atmosfere e trame sto parlando.
Mentre il mio personale film di vita è una sorta di incubo alla Cronenberg. Con l’aggravante che non so se mai ci sarà un finale all’americana. Cioè positivo. L’eroe o l’eroina o l’eroessa che sia, che poi alla fine vince contro le avversità.
I film sono belli perché hanno un inizio, uno svolgimento, e una fine. Sempre più spesso a parte i miei autori di riferimento, sono per lo più esseri normali in circostanze particolari. Sinceramente io mi sento più un personaggio alla Ulisse o Ercole. Che deve scontare Fati (il Fato) particolari e fatiche titaniche prima di arrivare in un porto calmo. Se mai ci arriverò.

La domanda è : Cos’è e dov’è la normalità?
In questa realtà la normalità vera sembra essere il sogno. Ed è invece l’eroismo, l’avventura costante e l’avventurismo, la trama di base dell’esistenza.

E bisogna proprio essere degli eroi, e bisogna proprio avere una tempra particolare per attraversare continue tempeste e per resistere, come sto resistendo io, a fatiche che non finiscono mai, a situazioni ed eventi che ti portano sempre più verso il paradosso e …altro che romanzesco!
Altro che trame lineari.

Bisogna proprio essere eroi veri per tirar fuori la positività nonostante il nonostante. Far uscire dai denti i valori alti per tirare avanti. E continuare a credere almeno in una possibilità.

2) Sfoghi da piccola squaw

Ma c’è un limite a tutto gente. Di eroismi e – passatemi queste spazientite espressioni - ne ho piene le scatole. Definitivamente.
Perché innanzitutto sono una donna. Mi piace esserlo e vorrei più calma e pacatezza per esserlo come dico io. Per tirar fuori le mie virtù femminili e le mie doti di persona. Per realizzare i miei progetti. E allora visto che le trame s’infittiscono e s’ingarbugliano senza sosta. Visto che le tempeste si susseguono e che la terra è lontana, bisogna pur fare qualcosa anche sotto il sole che brucia e i deserti vacanzieri. Perché la tua voglia disperata di assaporare cose belle e di non esserne escluso fa esplodere la bomba. E basta con l’accettazione dello status quò!

E veniamo al punto, dritti dritti senza peli sulla lingua.
Siccome sono un tipo di donna per la quale gli affetti veri, i bei sentimenti, i giochi dell’amore hanno sempre avuto un importanza particolare ( e si prega vivamente di non equivocare, i zanzaroni ronzino altrove grazie!) ho il pieno e sacrosanto diritto, la brama dentro di me, di avere la mia metà.
La meta l’ho già, bella chiara da sempre. E’ la metà con l’accento che mi manca.
Quella vera, che mi necessita come l’aria.

Perché guardate, le circostanze non mi hanno offerto né mi offrono le chances giuste per me. E sono ormai a un punto di rottura con l’esistente.
La vicinanza di un uomo, di un affetto sincero mi sono essenziali per vivere. Ho ancora bisogno di ossigeno.
Ho il sacrosanto diritto come i tanti in maggioranza, di avere il mio nucleo affettivo, di accoppiarmi e costruire qualcosa d’importante.

I limiti della riserva indiana mi stanno stretti!

Qualcuno direbbe “Mbeh e che cosa c’è di strano in questo? E’ normale, perché reclamarlo?”

Non è l’aspirazione che è strana. E’ la logorante realtà del reale che te la rende impossibile.


3) Socioconsiderazioni da riserva indiana. Ah ma non ci sto lo stesso grazie!

Non ci sto a fare l’indiana d’america, relegata in una riserva/prigione da cui non posso né riesco ad uscire da sola.
Non posso farci niente se nella mia vita l’insieme delle circostanze mi ha riportato ad essere single e a non aver trovato il genere di uomo che mi merito. Se non mi ha donato quel genere di amore, così umano e forte…insomma come dovrebbe essere.
Se non mi ha ancora e dico ancora, fatto incontrare il compagno di strada. Quello giusto.

Sono stufa dei socioritornelli mediatici che sento da anni e anni.

Che le relazioni al giorno d’oggi sono difficili.
Che i rapporti sono all’insegna della precarietà.
Che la realtà del vivere ormai è solo la nauseante filosofia del “cogli l’attimo” da supermercato”.
Che l’identità maschile di oggi…e bla bla bla…che le donne ormai sono….bla bla bla.
In un continuo gioco di rimpallo che aggrava e legittima quanto già e pesante di per sé

Al Diavolo con la D maiuscola!

Ma per Dio, la realtà già di per se è insopportabile.
Almeno la mia

E questa è la mia realtà/ prigione :

Vivo in una città che ancora lavora. E per fortuna
Si corre e si vive per il lavoro. In tutti i sensi (Al momento non mi è dato- a dire il vero- non mi è più dato da tempo frequentare élite di altri costumi di vita e forse neppure quelli che per consonanza con i miei interessi e bisogni sarebbero più in linea).

Si cambia sovente e continuamente lavoro (e meglio lasciar perdere questo capitolo perché siamo tutti con etichetta a scadenza o a contratto come si suol dire).
Lo si deve cercare e ricercare per una ragione o per l’altra. E questo ti mangia… ti mangia tempo e risorse dannazione! In situazioni troppo fuggevoli a così volte limitanti da non poter costruire un bel nulla, né concretamente né nelle relazioni umane. Per non parlare di lotte, conflitti, concorrenze, mobbing e quant’altro…et bla bla bla, ovvero tutti i gran begli ingredienti che oggi compongono l’acida realtà del mercato.
Un Ph fuori da qualsiasi norma accettabile.
Il mondo del lavoro…

Dico subito senza equivoci che ci sono stata scaraventata in questa squallida realtà e ora ne sono prigioniera.
Ma senza vittimismi di comodo. Ho i miei errori alle spalle.
E che ho avuto un percorso educativo e di vita tutto improntato a questioni e ambizioni molto più alte che il micragnoso vivere quotidiano da disperati decennio 2000. E faccio parte di una generazione carica di sogni grandi, di ideali belli e generosi, con una personalità votata al continuo miglioramento, costruttiva, passionale, con una filosofia di vita centrata sull’impegno che paga e produce risultati concreti, in tutti i sensi. Per la quale gli sforzi vanno riconosciuti e apprezzati. Con una mentalità per la quale la solidarietà umana e responsabile, un buon gioco di squadra, porta bei frutti. E altro che morsi da vipere…
Sono una donna che vibra ancora alto verso mete di autoespressione e realizzazione personale diamine!
Ma in Italia con l’arte o la cultura non si mangia, a parte certe élite minoritarie. E questo tipo d’impegni sei costretto a metterli in secondo piano se vuoi campare.

Il fatto è che neanche con la mia immaginazione e lungimiranza più spinta avrei potuto prevedere uno scenario da schifo, un involuzione del genere, in tutti gli aspetti della vita di questo dannato paese
E a furia di fare scelte “etiche”, non compromissorie e non compromettenti per il mio nucleo antico di valori, guarda un po’…diciamolo pure chiaramente, mi trovo col culo per terra.

Questo giusto per dire come ci si può ritrovare con le lancette dell’orologio anagrafico così proiettate in avanti che ti chiedi come ci sei arrivata.

L’anagrafe a te che donna sei in queste circostanze ti taglia le gambe poi.
Ti trovi a lavorare per lo più tra anagraficamente molto più giovani di te. E quali chances d’incontri amorosi potrai mai avere in un contesto così?

Se non sei il genere di donna che vive alla giornata. Se sei un tipo che ha bisogno di un minimo di tempo per veder scoccare i meccanismi dell’amore. Se hai un tuo senso estetico della vita. E se pure hai progetti ambiziosi e sempre più rabbiosi e che abbisogni di complicità nel pensare e nel fare, cosa fai?
Ti butti in “relazioni”(usa e getta) che “fanno strano”, o accetti gli assalti di giovani uomini persino sbarbati, affascinati e attratti dal mix avvenenza e maturità, o semplicemente superficiali all’estremo? A caccia di esperienze di vita da accumulare e spiattellare in seguito per il proprio ego o per soddisfare pruderie varie?

Io non posso trovare in qualcuno di 15 20 anni meno di me, a dispetto del mio aspetto non anagrafico e della mia energia , le sintonie e le corrispondenze che cerco.
E’ assurdo!
Non ne faccio un fatto di preclusione o discriminazione, ma solo di realismo. Sano!
Perché ci vogliono individui fuori dal comune per certe cose.
Non ci vuole solo l’attrazione o l’anticonformismo per cose del genere, ma una sensibilità particolare. Ci vogliono certe affinità. Sicurezze di base. Passioni comuni. E soprattutto rispetto.
Grande rispetto per le ferite di una donna, la sua storia e i sogni potenti che ancora fanno vibrare le viscere e guardare alto .
Non ci può essere spazio per gli opportunisti.

Dove buttare lo sguardo allora?

4) Mondo single.
Mondo cane!

Possibili soluzioni:

A) Esplori ambienti, giri, ti muovi e fai.
Ovvio e saggio ragionamento, certo.
Se credi alla statistica… Sai prima o poi nella massa….l’incontro lo fai
E che dovresti avere risorse fisiche, mentali e materiali, dovresti avere forti “relazioni da giro” per seguire la linea della statistica. E soprattutto essere tranquilla….
Ma se vivi in un contesto innanzitutto nuovo per te, in cui tutti corrono per il lavoro o per altro..se a una certa età non riesci a farti questi giri perché la gente è fondamentalmente chiusa, sposata, e dovresti essere una star per avere inviti a iosa, e se tu magari hai caratteristiche non mediocri ma star non lo sei, e ti vedi condannata a frequentare contesti mediocri
Se la vita ti succhia la vita con le sue preoccupazioni …di energie e di risorse alla fine te ne rimangono ben poche per dedicarti a quella che sembra essere una vera attività public relations di esplorazione continua.
Credo ferocemente al detto
“A risorse limitate corrispondono vite limitate”.


Infatti dovresti sempre essere carica ma proprio carica di energia, per non farti mai sfuggire un occasione che rimane sempre più unica…dato il mondo di ammogliati e familiarizzati in cui viviamo.
L’anagrafe è l’anagrafe gente. Ed io dagli ammogliati ne sto bene alla larga…

Dovresti essere in continuo assalto.
Ma che fatica donne!
Io poi non mi sono mai drogata in vita mia per sostenere certi ritmi da cocainomani i suppose ...

No! l’amore proprio, quel genere di amore che piace a me, non è così. Non è proprio così
L’amore è scoperta. Ma di questo dico dopo.

B) Aspetti il Fato credendo al destino. Aspetti con fiducia che si manifesti la famosa Law of Attraction che tanto invochi
Per credere ci crederei
Ma non ho davvero più tempo di aspettare, grazie. Non ne ho davvero più


C) Allora esplori e ti butti sul mondo dei single che si cercano attivamente.
Il mondo dei liberi…così dicono


Ecco che arriviamo al capitolo triste

Benvenuto nella riserva indiana!

La fauna di single che mi è stato dato incontrare, quelli che sembra si muovano per cercare qualcosa mio Dio… è deprimente, da paura.
Lasciamo perdere gli avventurieri e quelli che stanno bene da soli.
Ci rimangano! Ma veramente…e con i ringraziamenti di tutti

Quelli che mi sono capitati dico a me e proprio a me…della serie cosa ho fatto di male…
I tuoi coetanei anagrafici o almeno della tua generazione, quelli peraltro con cui pensi di poter ricominciare…sono solo uomini spenti che poco o nulla hanno da dare al prossimo
Per cercare cercano, ma per caricarti del loro nulla o dei loro passati di cui non riescono né vogliono liberarsi.
Uomini rotti dentro, lagnosi e freddi come i poli.
Privi di tutto. Di un minimo di fascino o almeno di sensibilità, e di umana generosità.
Privi di gusto e caccia solo di compagnie da disimpegno, alla faccia di quello che dicono di volere senza la voglia vera di rimettersi in gioco.

Io mi sono rotta, veramente rotta d’incontrare questa fauna così nevrotica per usare una parola davvero leggera o sempre troppo impegnata, in corsa . Oppure insopportabilmente pessimista nelle relazioni umane e sempre più spesso follemente paranoica.


5) Una squaw ribelle. Aspirazioni

Ora io mi chiedo, ben lungi dalla rassegnazione..

Possibile che su circa 60 milioni di abitanti in questo dannatissimo paese, io non riesca ad incontrare un uomo compatibile, con cui ho una vera corrispondenza ?

Possibile che io mi debba sentire come se venissi da un altro pianeta? E debba sempre parlare un'altra lingua per relazionarmi al prossimo?

Possibile che in questa massa di confusi, disorientati, disincantati che siano, modaioli sociali, ovvero umani e comprensivi solo verso i terzi mondi lontani e tutti i clichés relativi al trend in corso, ma ben poco disposti a confrontarsi con la semplicità umana e i percorsi di sofferenza di casa nostra, non ci possa essere un uomo in sintonia o almeno compatibile con me?

Possibile che solo dentro altri imprigionanti contesti chiusi si debbano cercare persone con ancora valori di rispetto umano, affabilità e profondità d’animo? Perché la spiritualità è una cosa…le religioni decisamente altra !

E io tengo troppo alla mia libertà di pensiero e alla mia intelligenza per rinunciarvi. Ci ho lavorato troppo nella mia vita per rinunciarvi così…


Possibile che ci si debba avventurare per cercare in mondi lontani?

Possibile che io mi debba vedere scaricare addosso la miopia maschile che ti definirebbe del genere donna evoluta o meglio amante e debba sentirmi presa d'assalto e candidata a questo limitatissimo ruolo?

E infine è mai possibile che io debba rimpiangere la semplicità di vita dei tempi di mia nonna?


Perché proprio questo è il punto.

Tra le mie caratteristiche vi è proprio la limpidezza e la semplicità, almeno nelle aspettative che ho verso un uomo.

Moderna e piuttosto acculturata mi va bene solo ed esclusivamente a livello intellettuale. Non a livello di esistenza.

Non ho niente a che fare con i costumi, la freddezza, gli eccessi di narcisismo, le moderne solitudini metropolitane e la loro accetazione, le condanne da sfigati, l’androginismo, o gli stereotipi da donne del tutto bastevoli a sé stesse, o tutte intrippate negli eccessi di stile.

A livello intimo e profondo pulsa ancora il mio nucleo di bimba che sogna il principe…o semplicemente l’essere principesco.
Carico di umanità e dotato di carattere.
E me lo tengo caro dentro di me, autoironia a parte.

E vorrei sentirmi ORGOGLIOSA scritto tutto al MAIUSCOLO, anziché sentirmi così avvilita e marginalizzata dagli stereotipi che gli occhi altrui mi proiettano addosso, oltre che dagli eventi abbondantemente non fortunati della mia vita.

Orgogliosa di aver creato nella mia personalità un MIX di mente e corpo.
Di ragione, passione ed equilibrio. Di forza e sensibilità. Di capacità di controbilanciare la sofferenza con un forte spirito positivo,e costruttivo.
Di avere una viva intelligenza unita a un umanità profonda.
D' essere coraggiosa e femminile
D' essere donna di azione ma al tempo stesso di emozione.
D' essere orgogliosa ma di avere le mie dipendenze e fragilità.
E sono sempre stata refrattaria a chiudermi in gabbie
e clichés sociali, politici o di tendenza che siano : donna evoluta, donna tradizionale e scemenze varie etc etc

Sono carica ancora di entusiasmi, passioni vere, senso etico, ideali, progetti e senso di responsabilità, ma ho i miei bisogni legittimi come tante altre donne, di sicurezze e concretezze vere. In primis quelle affettive.
E ho una bruciante e ancora rabbiosa voglia di rivincita sociale.

Cos’è una prerogativa del terzo mondo questa?

O vogliamo nasconderci e tapparci gli occhi come al solito di fronte alle miserie sempre più estese di casa nostra che ci stanno portando, a noi proprio a noi, tra le ultime ruote del carro ?

Molto molto semplicemente aspiro ad avere il mio uomo. Punto.
Aspiro a condividere e non a chiudermi in solitudini assurde. Aspiro soprattutto com’è umano che sia, ad avere qualcuno su cui contare.
Sissignora!
Lo dico chiaro.
E non me ne vergogno affatto.

Altro che ritornare alle proprie famiglie di origine, quando le cose vanno storte.
Non solo la mia storia di vita personale me lo impedisce nei fatti, ma l’orgoglio, l’esser cresciuta e essermi formata in atmosfere per le quali sono andata via di casa giovanissima e mai vi ho più fatto ritorno, sono ancora la mia guida.

Aspiro com’è giusto che sia, ad avere un nucleo mio.
Aspiro a stare bene insieme, a vivere nella complicità, a proteggersi a vicenda, perché oggi cari miei questo è un valore fondamentale – proteggersi sissignora!
Non so se vi siete accorti che aria tira nella vita concreta e materiale. Poi si possono fare progetti e realizzarli, vivere anche esperienze ambiziose e fuori dall’ordinario. Perché… poche chiacchiere, in due si è più forti che da soli.
Almeno io la penso così

E devo sentirmi un aliena per questo?



Aspiro soprattutto a trovare un uomo determinato quanto me.
Risoluto come lo sono io in questo momento, realista e con una alto senso del valore della vita per sopportare gli sprechi.
Senza più tempo da perdere per saltare sul primo treno rapido in corsa.
Perché diavolo la VITA è UNA e troppo PREZIOSA per viverla in questo modo. E ci sono troppe cose da fare e aspetti del vivere troppo belli al mondo per ridursi a un livello così infimo e mediocre
.

Perché sono tra quelli che ancora ce la vogliono fare, se ancora non ce l’hanno fatta, a costruirsi certezze, punti fermi, a render produttivi i propri talenti. A vederseli riconosciuti.
E se la vita è dura e complicata fuori, non può esserlo nel privato. Altrimenti non vai da nessunissima parte.

6) Compatibilità

Non sono compatibile:

Con uomini sposati o impegnati.
Con uomini dipendenti o imbragati in prigionie familiari.
Solo il normalmente accettabile grazie! E soprattutto free.
Quelli che …non si risposerebbero mai.
Quelli che cercano l’amante. Una compagnia da disimpegno da tenere a distanza.

Fuori dalle scatole senza mezzi termini!

La vita reale di gente così ne offrirebbe a iosa. E almeno lì l’attrazione funzionerebbe a pelle.Per chi ci starebbe.
Quelli giovani che devono farsi un esperienza di vita.
Avventurieri e opportunisti vari.
Quelli che attratti da una donna sotto certi aspetti superiore a loro, ma non hanno nulla da dare e controbilanciare in cambio. Sanno solo prendere o pretendere senza neppure ascoltare.

Persone con forti squilibri mentali, personalità contorte e intimamente misogeni. Anche se loro non si riconoscono tali li so riconoscere io. E aimhé ce ne sono parecchi in giro
Gli eterni bambini…A questi sono proprio allergica

Ho la profonda convinzione che essere persone equilibrate voglia dire saper giocare sapientemente diversi ruoli alla bisogna, per sé e per l’altro. E non sclerotizzarsi in nessuno di questi.
Una ricetta ben propagandata dalle varie psicologie E’ una lezione di vita che ho imparato bene

Per carattere:

Non sono altresì compatibile con caratteri freddi . E per quanto l’intelligenza o la brillantezza intellettuale sia un valore per me importante, uomini freddi, eccessivamente cerebrali o tecnici, ingabbiati in ruoli, egoisticamente concentrati su sé stessi, non fanno assolutamente per me.

Gli asociali idem.
A me piace stare tra la gente, muovermi in contesti di relazioni. L’intimità è un conto, il rapporto a due un pianeta a sé.
Ma si vive con gli altri e le mie esperienze di vita oltre che il mio credo mi afflatano verso l’apertura più che la chiusura. Verso le solidarietà più che gli egoismi.
Mi piace trovare punti d’intesa con le persone. E mi piace fare scoperte e avere belle sorprese dagli altri. E a dirla tutta vorrei poter vivere solo positivamente anziché dovermi difendere.



7) Quello di cui ho bisogno e che mi piace


Uno spirito generoso e disponibile innanzitutto. Un affettività vera, una dolcezza e capacità di comprensione reale, e non sciorinata solo come tecnica seduttiva.
Non c’è intelligenza che tenga per me di fronte alla nobiltà d’animo di una persona, che ha la capacità di farsi stimare.
Quelli che sanno amare gli animali come figli. Un istinto simile al mio è una garanzia.
Unito a uno spirito realizzatore ma senza ansie né eccessi. Stimo e ammiro chi ha personalità in qualunque campo la manifesti. L’invidia non alberga certo in me. E sono uno spirito leale.
E ho rispetto di un avversario e della sua integrità nel caso.

Mi piace chi ha risorse diverse o decisamente migliori dalle mie e può compensare le mie.
Io cerco certe sicurezze, ma sono in grado non solo di darne altre, ma credo nell’evoluzione personale e nel saper bilanciare.

Quelli che ormai…animali in estinsione in giro…sanno dare valore alla femminilità e ci tengono ancora ad essere uomini. E sanno farti sentire una donna
Ma bando agli equivoci, senza le caratteristiche di cui sopra questo non vale un bel niente.


8) Profili

Potrei dire dei miei interessi e delle mie tendenze: mi muovo e sono di casa tra arte, cultura e natura of course. Ma che vuol dire alla fin fine?
A chi non piace un opera d’arte, un bel viaggio, un panorama o uno scenario da sogno,o anche semplicemente un buon pranzo?
E chi non ha un animale?
Banalità.
Al mondo oggigiorno son tutti consumatori
Non è la capacità di consumo che conta. E’ il modo di sentire, l’elemento qualificante.E’ il fuoco e il focus che ci si mette e con cui si guarda

La realtà è che chi è dotato di uno spirito versatile e un senso della vita che mira all’essenza delle cose, chi ne ha rispetto, chi non è fagocitato all’interno dei giochi di ruolo, può amare tutto ciò che è bello, buono e significativo. E che soprattutto ha valore.
Io amo il valore e chi sa produrlo, non solo consumarlo o apprezzarlo a distanza. Mi colloco e intendo ancor più collocarmi su questo versante.

Amo nostalgicamente e a sensi pieni il mare, ma posso gustare scenari montani, come i grattacieli o i pub fumosi o la vista degli iceberg. Ambisco a vedere almeno una volta nella vita le aurore boreali e rinverdire una passione infantile di esplorazioni cosmiche.
Più che le parole o le intenzioni fini a sé stesse, mi conquistano i gesti concreti delle persone, i comportamenti, la capacità di riflettere, ragionare, e riconoscere. Mi conquista la bontà… potente antidoto al nulla egoistico e all'indifferenza.
Io guardo la vita con occhio indagatore, senso artistico e un indispensabile romanticismo. Perciò mi trovo bene e in sintonia con chi sa annusarne il profumo e il mistero, sa riempirsene i polmoni e sa ringraziare tutte le divinità possibili per averla respirata, questa vita. Ho un credo importante ma senza cliché. E …il percorso d’esplorazione è ancora lungo…

Amo la tranquillità intesa come spazio vitale per riflettere, ritemprarsi, elaborare idee o altri piani di battaglia se battaglie si devono fare e la quiete per far sprigionare e crescere i propri affetti.

E il porto che desidero non è null’altro che la curvatura a tenaglia di due braccia maschili che si dipanano come un litorale concavo con me al centro.
Ma bello solido però, mica scogliere qualunque

La realtà dovrebbe essere semplice e accidenti proprio non sopporto di dover vedere un porto come un fronte di guerra.
Le etichette a scadenza….
Al contrario mi ci chiuderei volentieri e per un po’ starei lontana dalle tribolazioni, per sfornare quanto ho in mente.

In un porto riparato puoi anche costruire galeoni ben più corazzati e più potenti da lanciare in mare. Verso una rotta precisa

La vita oggi offre molte trame…alcune belle altre decisamente brutte


Arrivata alla soglia dei 50 …vorrei almeno un finale all’americana

Anche Walt Disney andrebbe bene…

"Una piccola squaw a scoprir altre Americhe "

Divertente … n'est-ce pas ?